Tipi di pubblicità online per campagne pubblicitarie web: formati, come funzionano e vantaggi

Quali sono i formati e le tipologie di pubblicità online? Quali sono i vantaggi di ognuno?

La pubblicità digitale ha conquistato le strategie di marketing negli ultimi anni ed è molto probabile che continui a crescere diventando un media sempre più rilevante. Esistono diverse tipologie di formati pubblicitari online, come Display, Native, Video e l’E-mail marketing.

Grazie al Programmatic Advertising è possibile erogare negli spazi pubblicitari degli annunci mirati per specifici target, in modo da ottimizzare il raggiungimento dei propri obiettivi pubblicitari, che siano Brand Awareness o vendite.

Ma come funzionano e quali sono nel dettaglio i tipi di pubblicità online? Scopriamolo.

Fare pubblicità online: i formati del Programmatic

Il Programmatic Advertising è una modalità di acquisto degli spazi pubblicitari efficace ed efficiente. In ogni acquisto di spazio pubblicitario online, ci sono due lati: gli acquirenti (inserzionisti) e i venditori (editori). Ciascuna parte utilizza una piattaforma tecnologica e connessa all’ecosistema per facilitare la transazione. Le piattaforme di Programmatic permettono di semplificare il processo di compravendita degli spazi e accedere a tanti diversi formati e canali. Se vuoi saperne di più, leggi il nostro Programmatictionary, il glossario del Programmatic.

Ma quali sono le varie tipologie di formati pubblicitari e per quali strategie di marketing possono essere adatte? Vediamolo insieme.

Tipi di pubblicità digitale: Display Ads

La pubblicità display è la forma più comune di annunci digitali ed è composta principalmente da elementi grafici, testuali e video che incoraggiano gli utenti a visualizzare l’annuncio, fare clic sul banner e visitare la pagina di destinazione. I formati tradizionali possono essere banner, spazi definiti in pagina dagli editori nei siti web, oppure Interstitial, cioè una finestra che si apre sopra la pagina che si sta navigando. In base al tipo di media che viene visualizzato, le pubblicità display si possono dividere in diverse tipologie. Grazie all’erogazione in Programmatic e all’utilizzo di dati di prima parte o di innovativi sistemi di identità, le pubblicità display possono colpire utenti con determinati dati demografici e geografici. Oppure possono intercettare l’interesse dell’utente relativamente ad uno specifico argomento o contenuto, grazie al Contextual Targeting.

Banner standard: formati IAB per il Programmatic

Sono i banner più diffusi e considerati come standard da IAB (Internet Advertising Bureau), organizzazione no-profit che ha l’obiettivo di contribuire allo sviluppo e al progresso del mercato del web advertising. Tra i formati più comuni, a seconda delle dimensioni troviamo, ad esempio, i banner box o medium rectangle, half-page, leaderbord, strip, skyscraper.

Rich Media

I Rich Media sono formati di pubblicità digitale ad alto impatto che consentono una più ampia visibilità e interazione tra utente e brand. Si dividono in:

  • Mobile Interstitial: unità pubblicitarie a pagina intera altamente coinvolgenti e adatte allo storytelling di un brand.
  • Skin (Desktop e Mobile): l’annuncio occupa lo sfondo della pagina del sito web, incorniciandola.
  • In-footer: una soluzione non invasiva per un banner sempre visibile a fondo pagina.

Video Ads

La pubblicità video prevede la visualizzazione di annunci all’interno di contenuti video online o come annunci autonomi. Si dividono in:

  • In-stream: annunci prima (Pre-roll), durante (Mid-roll) o dopo (Post-roll) il consumo di un contenuto editoriale video.
  • Out-stream: l’annuncio non è associato ad alcun contenuto video ed è visualizzato in pagina in zone diverse, solitamente in modalità floating e sticky.

Native Advertising

Il Native Advertising prevede l’utilizzo di contenuti e annunci pubblicitari ibridi che si armonizzano all’interno del contesto editoriale dove vengono posizionati. La pubblicità nativa non è invasiva perché viene integrata nel contesto e, il più delle volte, può essere di interesse per l’utente perché di argomento particolarmente pertinente.

Esempi di Native Advertising

Alcuni esempi di Native Advertising possono essere widget sponsorizzati all’interno delle pagine web, contenuti editoriali originali sponsorizzati o in generale qualsiasi contenuto che possa sembrare il più possibile organico all’interno della pagina Web.

Pubblicità display: per quale tipo di strategia marketing sono adatte

Gli annunci display attirano l’attenzione grazie alla propria componente visiva: sono quindi l’ideale per far conoscere il marchio a utenti che non stanno necessariamente cercando il prodotto ma che potrebbero comunque essere interessati. Il media visivo può anche favorire l’interazione con l’annuncio e l’engagement.

La pubblicità display è quindi adatta a strategie di Upper Funnel, con finalità di visibilità e Brand Awareness.

Programmatic e Google ADV: che differenza c’è

Per poter arrivare a una conversione sono importanti tutte le fasi del Funnel di vendita: promuovere il proprio prodotto/servizio al giusto pubblico nei canali corretti e con un messaggio accattivante non è purtroppo sufficiente ad avere una conversione immediata. Delle campagne di Brand Awareness sviluppate strategicamente su lungo periodo sono quindi fondamentali per un brand che deve comunicare i propri punti di forza e valori, mantenere salda la propria reputazione e differenziarsi dalla concorrenza.

Quando la notorietà del brand sarà salda in un determinato utente, grazie alla visualizzazione strategica della pubblicità display, questo potrà passare ad altre fasi di conversione, come cercare il brand su Google e cliccare su un annuncio di Google Search per acquistare il prodotto nell’e-commerce del brand.  

Direct Marketing: cos’è

Il marketing diretto consiste in qualsiasi attività di marketing che si basa sulla comunicazione diretta con un singolo utente, lead o prospect, senza l’utilizzo di un intermediario. Grazie alla collaborazione con editori di qualità, è possibile ottenere contatti profilati a cui inviare comunicazioni via e-mail, via SMS o con altri mezzi di comunicazione diretti.

DEM: cosa sono e come si distinguono dalle newsletter

DEM, che sta per Direct E-mail Marketing, si riferisce a una campagna e-mail che viene inviata direttamente a chi ha sottoscritto l’iscrizione a una lista. Ma qual è la differenza tra una DEM e una Newsletter? Mentre una Newsletter ha principalmente uno scopo informativo, utile per aumentare il trust del brand e per il nurturing di un lead, una DEM invece è una comunicazione commerciale, a un target molto profilato, che propone promozioni, coupon o sconti.

SMS Marketing: cos’è e come funziona

L’invio di un SMS diretto a un cliente o a un lead è un ottimo modo per informarlo di promozioni, sconti, offerte limitate o novità riguardo il brand. Questo perché è possibile mandare il messaggio diretto solo a utenti profilati, che potrebbero essere realmente interessati.

L’SMS Marketing può essere anche un modo per ottenere nuovi lead: appoggiandosi a partner telefonici terzi, è possibile inviare un SMS che contenga un link a una Landing Page finalizzata alla raccolta di lead.  

Direct Marketing: come utilizzarlo nelle campagne marketing

Il Direct Marketing è quindi una forma di marketing che stabilisce una relazione diretta e quasi personale tra il brand e il cliente. È il modo più diretto per inviare promozioni mirate a utenti profilati: è quindi un ottimo modo per inviare sconti e promozioni che possono essere decisivi nelle fasi tra Consideration e Decision del Funnel, quando i lead sono già più “caldi” e pronti all’acquisto.

DOOH: significato e vantaggi

I Digital Out Of Home, schermi o videoproiezioni posizionati in punti strategici della città, sono un ottimo modo per raggiungere un grande pubblico: secondo IAB, «in Italia, l’84% della popolazione adulta si sposta in ambiti urbano, ovvero ci sono 42 milioni di persone potenzialmente esposte al mezzo Out of Home».

Il Digital Out of Home si differenzia da quello tradizionale (ad esempio la cartellonistica) perché può esporre contenuti dinamici, come ad esempio un video, e può essere connesso alla rete.

I vantaggi sono diversi, come ad esempio:

  • Hanno un grande impatto visivo.
  • Aumentano la reputazione e l’Awareness del brand.
  • Possono essere esposti in prossimità di un punto vendita.
  • Rispetto alle pubblicità online, non sono soggetti a traffico fraudolento non umano e non sono interessati dai programmi di adblock.
  • Sono visibili al 100% e da più persone contemporaneamente.

Rendimento degli spazi pubblicitari su internet: come aumentarlo grazie al monitoraggio dei KPI

Abbiamo visto come le tipologie di pubblicità digitale siano diverse e come possano essere adatte per tipologie di obiettivi anche molto diversi. Come fare a ottenere il massimo dalla pubblicità digitale, sfruttando appieno le potenzialità intrinseche di ogni media?

Il Programmatic è un metodo pubblicitario basato sui dati: non vengono erogate pubblicità in modo indiscriminato ma consente di incrociare l’utente con le giuste caratteristiche. Anche quando non si hanno dati derivati da cookie di terze parti, è possibile erogare la pubblicità basandosi su dati di prime parti o sul Contextual Targeting.

È quindi importante tenere sotto controllo gli indicatori chiave di performance (KPI), che servono a dimostrare, con un valore misurabile, l’efficacia di una determinata campagna. Ogni tipologia di pubblicità e ogni campagna hanno però dei KPI diversi da tenere in considerazione, in base ai diversi obiettivi che si vogliono ottenere. Alcuni KPI da tenere in considerazione sono:

  • ROI (Return of Investment), che si ottiene separando il ricavo totale realizzato da una campagna e dividendolo con il costo totale delle spese.
  • Tasso di conversione, cioè la percentuale di persone che compiono l’azione desiderata.
  • Impression, cioè il numero di volte che un contenuto viene visualizzato.

Ma esistono molti altri KPI, anche molto specifici, da utilizzare in base al risultato che si vuole ottenere con una determinata campagna.

Analizzando i dati si possono individuare le tipologie di formato o le posizioni in pagina degli annunci che non stanno performando come previsto. Si possono anche escludere i siti che non stanno dando i risultati sperati, magari a causa di audience troppo ampie e poco profilate, o con profilazioni non attinenti.

Perché affidarsi a una concessionaria pubblicitaria digitale per la tua campagna pubblicitaria web

Le tipologie di pubblicità digitale sono quindi tante e diverse. Come fare a destreggiarsi tra tutte queste possibilità, scegliendo quella migliore per il risultato di marketing che si vuole ottenere? Una soluzione è affidarsi a una concessionaria pubblicitaria come noi di Adasta che, grazie al nostro team di esperti:

  • Forniamo consulenza strategica riguardo la migliore tipologia di pubblicità digitale da utilizzare caso per caso.
  • Forniamo assistenza tecnica e consulenza nell’analisi dei KPI.
  • Diventiamo un unico partner che si interfaccerà poi con diversi editori.
  • Forniamo assistenza in progetti speciali con editori che dispongono di un pubblico adatto al target.
  • Utilizziamo segmenti di audience per restringere i cluster e aumentare le performance.
  • Selezioniamo editori di qualità per il nostro network.
  • Selezioniamo i formati di pubblicità digitale più coinvolgenti e adatti al device.

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